
La regione del Sannio
Il Sannio è una delle zone della Campania tradizionalmente più adatte alla coltivazione della vite.
Fin dall'antichità la viticoltura si è sviluppata sulle colline che dalla piana di Telese salgono verso le pendici della montagna: Solopaca e Sant'Agata de' Goti a Sud e Castelvenere e Guardia Sanframonti a nord.
Il Sannio è una regione molto versatile con un grande potenziale ed uve di alta qualità. Non sorprende che quasi il 50% di tutto il vino campano sia prodotto nel Sannio.
Il vigneto attuale è composto da diverse varietà di uva: tra i più noti ci sono Aglianico (28%), Falanghina (12%), Sangiovese, Barbera (6%), Malvasia di Candia Aromatica (5%) e Greco (4%).

Aglianico del Sannio
L'Aglianico è l'uva da vino rosso più coltivata nel Sannio. È presente da secoli sulle pendici collinari del Monte Taburno, dove ha incontrato climi e terreni adatti a svilupparsi ad un alto livello di qualità.
Il Sannio Aglianico DOC è un vino con un profilo gustativo abbastanza aspro, secco e profondo, una struttura notevolmente tannica, una fresca acidità e una buona complessità aromatica. Un vino strutturato che richiede un buon invecchiamento per raggiungere la sua piena maturità e acquisire il giusto carattere al gusto.
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Barbera del Sannio (Camaiola)
Un comune vitigno rosso del Sannio è il Barbera, che non ha nulla a che vedere con quello piemontese. Sembra che sia stato introdotto in Campania più recentemente, insieme ad altri vitigni cosiddetti "tintori" come il Primitivo e la Tintilia.
Gli ex emigranti di ritorno nel Sannio dagli USA lo vinificavano in purezza e lo chiamavano Barbera già negli anni '30, avendo familiarità con la Barbera piemontese e avendo trovato viti negli Stati Uniti con un colore altrettanto intenso.


Falanghina
La Falanghina è l'emblema del Sannio. In Italia, il 95% della Falanghina è coltivato in Campania, di cui l'80% appartiene al Sannio.
È un'uva molto versatile che permette la produzione di vini fermi, frizzanti, tardivi e liquorosi. Ha anche un buon potenziale di invecchiamento e può sviluppare interessanti aromi terziari.
La Falanghina del Sannio DOC è solitamente un vino corposo con una buona struttura. Di solito la mineralità del suolo è molto presente in questo vino caratterizzato da acidità media e dolcezza secca.

Storia e territorio del Sannio
Il Sannio è una regione geografica dell'Italia meridionale abitata dai Sanniti tra il VII e il VI secolo a.C. Corrisponde a gran parte dell'attuale regione Molise fino alla parte meridionale dell'Abruzzo, nonché alla parte nord-orientale della regione Campania.
I vigneti costituiscono l'intero paesaggio della Valle Telesina, attraversata trasversalmente dal fiume Calore.
La valle si allinea da Est a Ovest ed è delimitata a Sud dal rilievo del Monte Taburno e a Nord dai Monti del Matese, entrambi protetti da parchi naturali regionali.
Tradizionalmente, Benevento è considerata la capitale culturale e rappresentativa del Sannio. Il suo patrimonio storico è stato citato in opere di scrittori come Plinio il Vecchio, Catone e Orazio.
Gastronomia del Sannio.
La cucina sannita ha un patrimonio agricolo ben radicato. Si comincia sempre con un buon piatto di pasta fatta a mano (lagane, fusilli, "cicatielli", tagliatelle) condita con sugo di agnello, ragù o legumi.
Tra i formaggi troviamo il Caciocavallo Silano Dop, fatto con latte bovino del pascolo regionale, sia nella varietà "dolce" (fresco) che "piccante" (stagionato); il Pecorino di Laticauda Sannita e il Caciocavallo Podolico, fatto con latte vaccino della varietà Podolica.
Un altro piatto tipico del Sannio sono gli "Ammugliatielli" - involtini di agnello fatti con polmoni, fegato, animelle, prezzemolo e aglio.
Prodotti ortofrutticoli tipici sono la cipolla Bonea, con bulbi molto aromatici, il carciofo Pietralcina, utilizzato per fare un delizioso ragù, la mela Annurca e le ciliegie Tocco Caudio.
